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Zone
di GIORGIA BARTOLOTTA 18 ott 2021 08:00

Non si tratta solo di un restauro

Un accurato lavoro di restauro maturato quest’anno, dopo un’indagine archivistica e storica, sta cambiando il volto della chiesa di San Giovanni Battista di Zone.

“Non è il primo progetto che avvio da quando sono in questa parrocchia” sottolinea il parroco don Lorenzo Pedersoli. In 18 anni è stata rinnovata la chiesa di Sant’Antonio Abate della contrada Cusato, ma anche la chiesa più antica, del 1400, dedicata a San Giorgio, e quella della Madonna del Gisgiolo. “Ma quella a cui i parrocchiani sono particolarmente legati è la chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano, per la devozione alla Madonna di San Cassiano: l’abbiamo sistemata e inaugurata il 23 luglio”.

“Quest’anno – prosegue don Lorenzo – è stato l’anno del maggior sforzo economico, perché abbiamo affrontato due restauri”, quello di San Cassiano appena concluso, e quello di San Giovanni da poco iniziato. Ovviamente il Bonus facciate, che prevede il sostegno del 90% della spesa totale, ha spinto alla corsa contro il tempo, per finire tutto entro il 31 dicembre. Il 10%, invece, resta imputato alla parrocchia, che ha visto un piccolo contributo nel “ricavato dell’elemosina e di qualche offerta privata”. Il 1° marzo di quest’anno, il Consiglio pastorale parrocchiale e il Consiglio per gli affari economici hanno deliberato il restauro delle facciate esterne e della torre campanaria della chiesa parrocchiale. Il Collegio Consultori, il Consiglio diocesano per gli affari economici e la Soprintendenza hanno espresso il proprio consenso al risanamento conservativo per una spesa complessiva di circa 285mila euro. “È stato deciso questo intervento – racconta il parroco – nonostante le casse vuote della parrocchia, approfittando del bonus che scade il 31 dicembre, quando i lavori dovranno essere finiti”. Per il progetto sono state incaricate le imprese edili Deldossi e DelArs, che hanno preventivato l’allestimento del cantiere con i ponteggi, la demolizione del vecchio e l’applicazione del nuovo intonaco, la pittura e la stuccatura della pietra.

La chiesa subirà, quindi, una ristrutturazione esterna, ma è l’interno ad essere artisticamente riconosciuto e apprezzato. Tra le opere d’arte presenti, quelle lignee sono di Andrea Fantoni, mentre i dipinti, come quello della “Natività di San Giovanni Battista”, sono di Francesco Paglia. Al Fantoni è attribuito anche il grande complesso scultoreo “Compianto su Cristo morto”.

GIORGIA BARTOLOTTA 18 ott 2021 08:00