Nella tornata del non voto vince il centrodestra
Attilio Fontana, con oltre il 56% dei consensi, si conferma presidente della Regione. Ma due lombardi su tre hanno disertato le urne. Quella bresciana è stata la più virtuosa tra le province lombarde. Boom di preferenze per Emilio Del Bono
Il centrodestra sbanca alle Regionali, rafforzando di fatto, "l'azione del governo". Nel Lazio e in Lombardia i rispettivi candidati, Francesco Rocca e Attilio Fontana, hanno superato di molto quota 50%
In Lombardia, con 1.774.477 voti e una percentuale pari a 54,7%, Attilio Fontana è stato riconfermato alla presidenza della giunta regionale della regione Lombardia. Alle spalle di Attilio Fontana è arrivato Pierfrancesco Majorino (con il 33,9%), risultato che relega in terza posizione il terzo polo guidato da Letizia Moratti (fermo al 9,9%).
Il risultato è parso evidente sin dall’apertura delle urne. Il dato più clamoroso che emerge da queste consultazioni è l'astensionismo perché ha votato appena il 40% degli elettori. In Lombardia si è recato ai seggi il 41,67% degli aventi diritto nel Lazio il 37%, percentuali ben distanti dal 78% (Lombardia) e 63% (Lazio) del 2018.
La Lega, con il 17%, tiene in Lombardia anche se non è più il primo partito della Regione. Ora la prima forza politica nella regione, da sempre a trazione leghista, è Fratelli d'Italia che mantiene le posizioni con il 26% , senza superare, però, le percentuali conquistate alle politiche del settembre 2022. Forza Italia, invece, dal 6,8% del voto di settembre all'8%
Sul fronte del centro sinistra la forza trainante della coalizione che ha sostenuto Majorino è stata il Pd che ha ottenuto il 21,8% dei voti. Il Movimento 5 Stele si è fermato al 3,9%, superando di pochissimo il Patto Civico Majorino Presidente (3,8%) e l’Alleanza Verdi e Sinistra (3,2%). Non ha sfondato il Terzo Polo con Letizia Moratti, fermo al 9,9%, frutto del 5,4% ottenuto dalla lista Letizia Moratti Presidente e del 4,2 di Azione-Italia Viva. La quarta candidata in corsa, Mara Ghidorzi di Unione Popolare ha preso l’1,4% dei voti. A Alla luce dei risultati il nuovo consiglio regionale sarà composto da 48 consiglieri di centro destra, 23 del centro sinistra e 7 del Terzo Polo.
Anche nel Bresciano i numeri hanno confermato, ampliandoli, i risultati regionali con il centro destra al 61,9%, il centro sinistra al 28,8% e il Terzo polo all’8%. L’analisi scorporata dei consensi dati alle singole forze conferma che anche nel Bresciano Fratelli d’Italia è il primo partito, con il 25% dei consensi. A seguire ci sono il Pd al 22% e la Lega al 20%.
Il risultato, però, si ribalta in città, dove il Partito Democratico, sicuramente trainato dalla candidatura del sindaco Emilio Del Bono che ha ottenuto oltre 35mila preferenze, supera il 38%. Per il centro sinistra cittadino si tratta di un’iniezione di fiducia in vista delle amministrative di primavera.
Sul fronte delle preferenze Del Bono ha sbaragliato la concorrenza, come confermano i numeri relativi ai primi dieci preferenziati. Il Sindaco di Brescia con 34.823 preferenze ha più che triplicato i voti di Floriano Massardi Lega (10.272). Seguono Miriam Cominelli (Pd, 9737), Davide Caparini (Lega, 9128), Simona Tironi (Forza Italia, 8463) Claudia Carzeri (Forza Italia, 7473), Carlo Bravo (Fratelli d’Italia, 6894), Barbara Mazzali (Fratelli d’Italia, 6559), Gabriele Barucco (Forza Italia, 5573), Diego Invernici (Fratelli d’Italia, 5461), Giorgio Bontempi (Fratelli d’Italia, 4418) Mariateresa Vivaldini (Fratelli d’Italia, 4217), Stefania Zambelli(Fratelli d’Italia, 3940), Silvia Razzi (Fratelli d’Italia, 3275) e Francesco Paolo Ghiroldi (Lega. 3102),
Questim secondo quanto comunicati dalla stessa Regione, gli eletti brescianui. Per Fratelli d’Italia entrano in consiglio regionale Carlo Bravo, Barbara Mazzali e Diego Invernici. La lega sarà rappresentata da Lega Floriano Massardi e Davide Caparini, Forza Italia da Simona Tironi. In consiglio entrano anche Emilio Del Bono e Miriam Cominelli per il Pd, Paola Pollini del Movimento 5 Stelle e Massimo Vizzardi di Azione - Italia Viva.
