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New York
di REDAZIONE - ANSA 24 set 2025 07:23

Il triste show di Trump all'Onu

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Immigrati, petrolio, crisi climatica: l'attacco senza limiti del presidente Usa all'Onu e all'Europa

I migranti, il petrolio e le politiche verdi. Dal palco dell'Assemblea Generale dell'Onu, come riportano i lanci Ansa della ultime ore, un Donald Trump agguerrito lancia bordate alle 'inutili' Nazioni Unite e a quell'Europa "imbarazzante" che acquista ancora il greggio dalla Russia e che rischia di morire se non interverrà immediatamente sull'"immigrazione e sulle sue idee energetiche suicide".

In un discorso di quasi un'ora  ben di più dei 15 minuti assegnati dal regolamento a ogni leader - il presidente Usa ha lanciato ieri un attacco diretto agli alleati e al globalismo rappresentato dall'Onu, suggerendo ai leader mondiali di usare la sua ricetta Maga per "rendere i loro Paesi di nuovo grandi". Agli Stati Uniti che grazie a lui sono entrati in pochi mesi "nell'età dell'oro", si contrappone un'Europa invece "in grossi guai" con l'invasione dei migranti che "arrivano a frotte".

Trump ha quindi presentato alcuni dati a sostegno della sua tesi: il 50% dei detenuti nelle prigioni tedesche sono stranieri, il 53% in Austria, il 54% in Grecia e il 72% nella "bella Svizzera". Poi ha messo in guardia i leader del Vecchio Continente e quelli mondiali: senza un'azione decisa sull'immigrazione, simile a quella presa negli States, "i vostri Paesi andranno all'inferno". Descrivendo la crisi dell'immigrazione come il risultato del "fallito esperimento dei confini aperti" al quale bisogna "mettere fine ora", il presidente ha puntato il dito contro l'Onu, responsabile a suo avviso di aver "creare e finanziare" le invasioni di migranti quando invece "dovrebbe fermarle".

Contro le Nazioni Unite Trump si è scagliato in più occasioni, anche sulla battaglia al cambiamento climatico che, a suo dire, altro non è che una "truffa": gli ambientalisti "vogliono uccidere le mucche", ha detto ricordando che è stata sua la decisione di far uscire gli Stati Uniti dal "fake" accordo di Parigi. "Ho risolto sette guerre in sette mesi e non ho ricevuto dall'Onu neanche una telefonata". "Quale è lo scopo della Nazioni Unite?", ha chiesto alla platea il presidente mettendo in evidenza come le "parole vuote" dell'organizzazione "non risolvono le guerre". Pur avendo un grande potenziale, l'istituzione è ben lontana dall'esprimerlo, ha aggiunto. "Nessuno mi ha ringraziato" per gli sforzi di pace.

Davanti ai leder mondiali, il presidente ha quindi ribadito la posizione americana su Gaza e sull'Ucraina. "Riconoscere la Palestina è una ricompensa ad Hamas", è il messaggio che ha lanciato dopo che alcuni alleati americani - Francia, Gran Bretagna, Canada e Australia più altri paesi - hanno riconosciuto lo stato palestinese. Sul fronte dell'Ucraina, il presidente oltre all'Europa ha criticato Cina e India, i due "maggiori finanziatori della guerra russa". A margine dei lavori dell'assemblea, Trump ha incontrato Volodymyr Zelensky.

"Nutriamo grande rispetto per la lotta che l'Ucraina sta combattendo", ha commentato prima del bilaterale con Volodymyr Zelensky, definendo il presidente ucraino come un "coraggioso che combatte con tutte le sue forze".

Difficile, se non imbarazzante, trovare nelle sue parole qualcosa da condividere...


REDAZIONE - ANSA 24 set 2025 07:23