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Roma
di LUCIANO ZANARDINI 22 gen 2016 00:00

Annalisa e Fabrizio: da 848 giorni "genitori senza figlia"

Annalisa e Fabrizio, due genitori bresciani, attendono che si sblocchi l'adozione internazionale dal Congo per abbracciare la figlia Marie Benedicte

848. Sono i giorni di attesa. Annalisa e Fabrizio sono due genitori bresciani che aspettano una telefonata, un fax o una email per partire e andare ad abbracciare la piccola Marie Benedicte, 7 anni, la terza figlia adottiva dopo Claudio e Zaccaria. Annalisa e Fabrizio hanno scelto di aprirsi agli altri, di donare una nuova vita a bambini che, diversamente, si troverebbero in ben altre condizioni. Pur nella certezza che l’adozione internazionale rappresenta un iter lungo e molto complesso, nessuno poteva pensare a un simile percorso ad ostacoli. Come loro sono tante, in Italia, ma anche all’estero le famiglie che attendono la decisione del governo di Kinshasa: dal 2013 le autorità congolesi, infatti, hanno bloccato le autorizzazioni (salvo alcune eccezioni) per l’uscita dal Paese.

I bambini congolesi ma italiani per adozione sono seguiti in un orfanotrofio, pur sapendo di avere a migliaia di chilometri un padre e una madre che li amano e li possono anche accudire. E così tra passi in avanti e molti indietro questa triste vicenda si trascina da troppo tempo. Forse è difficile immaginare – per chi non vive da vicino la situazione – cosa possa passare nella testa di questi genitori che, tra ansie e paure, vivono ogni giorno sperando che possa essere quello giusto. Giovedì hanno scelto di incatenarsi davanti a Montecitorio, non contro qualcuno ma per sensibilizzare il Parlamento e l’opinione pubblica perché #lavitanonaspetta. In verità, alcuni parlamentari di buona volontà (e bipartisan) stanno garantendo il loro appoggio.

Per il momento non basta, ma la speranza è che la situazione si possa sbloccare. Lo chiedono i bambini prima di tutto, lo chiedono i genitori e le famiglie adottive. La certezza (questo l'augurio) è che – sulla scorta di quanto sta accadendo – si possa rivedere, finalmente, anche l’istituto delle adozioni (nazionali e internazionali).
LUCIANO ZANARDINI 22 gen 2016 00:00