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20 mag 2016 00:00

Belli con l'anima

Torna il Festival della comunità di Corpus Hominis. Un'occasione per ritrovare l'anima di Brescia

Se uno ha fame, bisogna dargli da mangiare. Se uno è senza casa, bisogna trovargli un tetto. Se uno è senza lavoro, una comunità degna di questo nome crea possibilità e perché tutti i suoi cittadini abbiano un’opportunità di vita. Se uno ha bisogno di cura, qualcuno dovrà farsi prossimo. I bisogni fondamentali sono pochi, ma altrettanto ineludibili.

Può una città accontentarsi di essere in grado di soddisfarli a un livello almeno accettabile? Sarebbe già un gran risultato, ma non sarebbe sufficiente per dirsi comunità di persone e non semplice convivenza di esseri viventi. Perché? Perché una città che aspira ad essere comunità desidera non solo che coloro che se ne sentono parte “sopravvivano”, ma che “vivano” la propria vita in pienezza, partecipino a un cammino comune, troviamo lo spazio per sentirsi protagonisti, colgano le ragioni di un impegno, godano nel sentir battere all’unisono lo stesso cuore, la stessa anima. Perché a una città per essere bella non basta un corpo, serve un’anima.

Brescia c’è l’ha e la declina da sempre in una fedeltà alla fede e alla giustizia secondo il motto che campeggia su Palazzo Loggia. Valori che dicono la sua cultura, la sua storia, lo stile e il carattere della sua gente. L’anima bresciana è bella, ha contorni precisi e, nel contempo, sempre nuovi.

Infatti “che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua?” (Mt.16,26). Se è lecito domandarsi a cosa vada incontro l’uomo quando si allontana dalla ricerca del senso della vita, dalla ricerca di ciò che la anima, forse è lecito chiederlo pure per una città. Nel linguaggio che ci viene dalla tradizione infatti, “anima” sta a indicare anche vitalità, apertura, sensibilità, capacità di riflessione, relazioni “calde” tra le persone, assenza di conflitti, sostegno a chi è più fragile. Azioni e movimenti che non possono non ricondurre alla vita e alle opere che abitano la convivenza sociale.

Suscitare pertanto l’attenzione dei poveri d’anima - aiutandoli a riscoprire la loro dignità di cittadini di una città che vorrebbe continuare a essere “fidelis fidei et iustitiae” - è il fine ultimo del Festival della Comunità in programma a Brescia dal 23 al 29 maggio.

Il tema dell’anima della città, con le sue sfaccettature religiose, culturali e sociali, è il canovaccio delle iniziative che caratterizzano la settimana del Corpus Domini. La Festa del Corpo del Signore rappresenta, infatti, il focus ideale del progetto Corpus Hominis a cui guardiamo per restituire forza ai legami e alle relazioni che nei secoli hanno permesso a Brescia di definirsi “fedele alla fede e alla giustizia”. Giustizia, sapienza, fede, misericordia e memoria possono essere ancora oggi la nostra forza propulsiva.

Corpus Hominis ci invita a ritrovare queste fedeltà, a rileggerle a ricentrarne il senso. Arte, incontri, musica, teatro e preghiera. Un festival da vivere insieme per non perdere l’anima... per ritrovarci e sentirci ancora più bresciani.
20 mag 2016 00:00