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di MARIAGRAZIA ARDISSONE 04 gen 2024 12:35

Economia: i beni relazionali

Abbiamo nei precedenti editoriali fatto riferimento a stile di impresa, leadership e management, focalizzando l’attenzione sulla figura dell’imprenditore civile come colui capace di vivere e vedere l’impresa come un bene comune e civile per la comunità, luogo di generazione di profitto, dunque valore economico, e valori altri, quali libertà, inclusività, democrazia, rispetto, accoglimento delle biodiversità, fiducia, relazioni. Ne consegue dunque che le relazioni sono tema focale della vita dell’impresa e, in tale ottica, le stesse assumono la connotazione di beni, da curare con manutenzione accurata e continua, allenare, gestire, far fiorire e crescere esattamente come ogni altro bene dell’impresa. I beni relazionali sono beni che, in ottica di economia civile, nascono dalle relazioni umane e che afferiscono ai sistemi sociali.

Perché si possa parlare di beni relazionali è condizione imprescindibile l’apertura alla dimensione relazionale ed essi prendono forma quando due o più persone si incontrano volontariamente in una relazione di scambio reciproco. Muovendo da tale presupposto ben si intuisce come ciò impatti sulle relazioni economiche ed aziendali, le quali vengono pervase ed intrecciate dalle relazioni interpersonali. Ed in tal senso assume grande attenzione la corretta cura delle relazioni, che possono produrre tanto benedizioni quanto ferite, dentro e fuori l’organizzazione. Facendo nostri gli insegnamenti del Prof. Bruni ne “La ferita dell’altro”, i beni relazionali possono esser goduti nella reciprocità, si producono e consumano simultaneamente da chi li genera, sono legati a motivazioni molto forti e sono gratuiti essendo riconducibili a una motivazione intrinseca che vede la relazione come un bene in sé, un fine.

In ultimo, essi stessi sono un vero e proprio bene non identificabile come merce ma avente un valore che soddisfa un bisogno, ed essendo legati a gratuità non hanno un prezzo. Quanto detto, ricorda il Prof. Bruni, rimanda certamente anche alla delicatezza e difficoltà nel trattare le relazioni umane mosse da motivazioni anche complesse nel campo della teoria economica, secondo cui è l’individuo che agisce nella scelta dei beni e la relazione o sfugge o può esser vista anche come un mezzo o vincolo. Ma quanto, in ottica di efficienza ed efficacia aziendale, di indicatori legati alla massimizzazione del profitto siamo disposti nelle nostre imprese a investire sulle relazioni interpersonali come volano per la generazione di beni altri, relazionali, intangibili? Quali indicatori usare per misurare il loro impatto sulla redditività d’impresa?

MARIAGRAZIA ARDISSONE 04 gen 2024 12:35