di BARBARA BONOMI
29 ott 2015 00:00
Icfr: i frutti della verifica
L’impianto e le finalità di fondo non sono state messe in discussione, ma come in ogni buon progetto alcuni aspetti possono essere ripresi, modificati per un miglioramento del cammino stesso
I recenti incontri macrozonali svoltisi nella Diocesi di Brescia hanno avuto l’opportunità di rileggere insieme ai Consigli pastorali parrocchiali, ai catechisti dei fanciulli, agli animatori degli adulti, ai preti e anche ai genitori i dati emersi della recente verifica del modello di iniziazione cristiana.
Sappiamo che l’impianto e le finalità di fondo non sono state messe in discussione, ma come in ogni buon progetto alcuni aspetti possono essere ripresi, modificati per un miglioramento del cammino stesso. L’iniziazione cristiana è una tappa del lungo cammino di ogni credente battezzato, una tappa di ogni battezzato che si mette alla sequela di Gesù Cristo, una tappa di conversione e di conformazione cristologica. È senza dubbio importante ed essenziale, formativa ed educativa; richiede riflessione e preghiera nel discernimento di ciò che il vescovo Monari indicherà come cammino diocesano per una sempre miglior modalità di annuncio.
I quattro nodi critici sui quali ulteriormente siamo chiamati a confrontarci sono la comunità cristiana, l’urgenza di una seria e costante pastorale pre e post battesimale, il percorso dei fanciulli e la partecipazione all’eucaristia.
Sono temi importanti e ampi, ma è dato ad ognuno il riflettere e mettersi in
gioco, il convertirsi e ogni giorno di più non dare nulla per scontato ma ripartire anche laddove i fallimenti sembrano grandi, il modello poco sostenibile.
Se questa verifica sta aiutando i preti, i consigli pastorali parrocchiali, i catechisti a convertirsi e a incontrare le famiglie e i ragazzi sempre più, significa che un passo importante è stato fatto, l’aratro ha tracciato il solco di un cammino.
BARBARA BONOMI
29 ott 2015 00:00