Il tempo più opportuno...
Questo nostro tempo dove l’afflizione assume i tratti della paura, dell’insicurezza, di una percezione amplificata del nemico vicino e lontano, di una crisi economica che resta viva, seppur latente, ha estremo bisogno dell’annuncio della misericordia. L'editoriale del magazine sull'Anno Santo è di don Adriano Bianchi
L’Anno santo aperto lo scorso 29 novembre da papa Francesco nel cuore dell’Africa segnata dalla violenza e dalla guerra giunge ora a noi. A Roma l’8 dicembre e a Brescia il 13 dicembre in Cattedrale. Il tempo della grazia ci raggiunge. È bello che accada, ne abbiamo davvero bisogno! “Chi segue la misericordia troverà vita” (Pr 21,21) dice il libro dei Proverbi. Ecco perchè accogliere l’invito del Giubileo ad essere “misericordiosi come il Padre”.
L’annuncio della misericordia non può essere solo una pia esortazione e non è nemmeno l’indaffarato applicarsi ad opere più o meno caritatevoli, ma fini a se stesse. La misericordia esige che diventiamo misericordiosi come Dio Padre. Perchè? Perchè seguendo la misericordia troviamo la vita e a noi importa vivere la vita in pienezza, in abbondanza. Siamo vivi, vorremo restare vivi e non sopravvivere. Vorremmo che lo Stato, le istituzioni, la società tutta garantissero a ciascuno la più alta qualità della vita possibile, soprattutto oggi che ci sentiamo minacciati nella possibilità di vivere nella libertà e nella serenità. Vorremmo dignità per i poveri, i deboli... Ecco allora il tempo opportuno: quello per seguire la misericordia, assumendone i tratti, il cuore, la dolcezza e la determinazione. Il modello è il Padre; è il buon samaritano del Vangelo; è Gesù con il suo cuore “ricco di misericordia”. Ma siamo ancora in tempo? Siamo sempre in tempo!
La misericordia di Dio non conosce tempo, è eterna (Sal 135). Attraversiamo la Porta! Cerchiamo un luogo dove gustare il perdono! Scegliamo opere di riconciliazione! Il Signore ci chiama e attende.
