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di MARCO DERIU 03 mar 2016 00:00

In pista con le stelle

I punti di forza del programma sono l’atmosfera da gara, l’agonismo dei concorrenti, il meccanismo a eliminazione

Si è ormai consolidato come un format di successo “Ballando con le stelle” (Rai 1, sabato ore 21.10), il programma – adattamento italiano del talent britannico “Strictly Come Dancing” – in onda dal 2005, condotto da Milly Carlucci con la partecipazione di Paolo Belli. Gli ingredienti sono i soliti: un gruppo di ballerini professionisti (a cui vengono affidati i “vip” (Asia Argento con Maykel Fonts, Lando Buzzanca con Sara Mardegan, Pierre Cosso con Maria Ermachkova, Iago Garcia con Samanta Togni, Margareth Madè con Samuel Peron, Michele Morricone con Ekaterina Vaganova, Daniel Nilsson con Valeria Belozerova, Nicole Orlando con Stefano Oradei, Enrico Papi con Ornella Boccafoschi, Rita Pavone con Simone Di Pasquale, Platinette con Raimondo Todaro, Luca Sguazzini con Veera Kinnunen, Salvo Sottile con Alessandra Tripoli) che devono imparare passi e tecniche di danza, per essere sottoposti al voto della giuria. In ogni puntata le coppie si sfidano esibendosi nel ballo che hanno preparato durante la settimana e affrontano prove a sorpresa.

Di fronte a un ballo da imparare, anche gli attori più abituati a stare davanti al pubblico provano imbarazzo, ma sembrano comunque capaci di divertirsi ed è sorprendente come – in certi casi – dai passi legnosi delle prime puntate riescano a ricavare balli armonici nel corso del programma, allenamento su allenamento. Se le esibizioni sulla pista da ballo restano gli appuntamenti più attesi, molta curiosità destano anche le riprese “dietro le quinte”, durante le prove in preparazione del sabato sera. Le telecamere nascoste riprendono non solo le fatiche, ma anche gli sfoghi, le confidenze e gli eventuali incidenti di percorso. Il clima da gran festa serale è alimentato da Paolo Belli e dalla band che accompagna dal vivo l’esibizione dei ballerini, adattando brani noti ai ritmi proposti.
E così anche il pubblico a casa si fa una piccola cultura sulle diverse “specialità” del ballo. Pare che anche in forza di questo programma le scuole di danza per bambini e adulti abbiano avuto negli ultimi anni un aumento di iscrizioni.

I punti di forza del programma sono l’atmosfera da gara, l’agonismo dei concorrenti, il meccanismo a eliminazione, la cura della scenografia e degli effetti spettacolari. Tra i punti critici, la voglia di protagonismo di alcuni giurati che fanno di tutto per farsi notare più dei concorrenti.
MARCO DERIU 03 mar 2016 00:00