La saggezza e l’umiltà
Ricordo con esattezza l’espressione di mons. Giulio Sanguineti quando entrò nel parco acquatico, vestito di tutto punto da Vescovo, per la serata di presentazione delle attività estive. Per lui era la prima volta e, quindi, si trovava in un’esperienza completamente nuova, soprattutto rispetto alla sua tradizione ligure, molto differente da quella bresciana sugli oratori: aveva un’espressione tra lo sbigottito, il curioso e l’incredulo, ma, soprattutto, esprimeva la gioia di vedere così tanti animatori. Del vescovo Giulio voglio custodire soprattutto questa delicatezza signorile, attenta e rispettosa, che ha distribuito a piene mani e con sapienza, di cui ha fatto tesoro nel suo governo per riconoscere il bello pastorale della nostra terra e, solo dopo, innovarlo, quando necessario, con la saggezza e l’umiltà di dover imparare la nostra tradizione bresciana. Riaccoglierlo in Cattedrale, vicino al monumento di san Paolo VI, che tanto stimava, è un segno di affetto, riconosciuto e scambiato, per il bene che ha donato e che ha goduto.