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di ROMANO GUATTA CALDINI 09 mag 2024 14:13

La sfida della libertà

Nato come trascrizione fedele di colloqui e dialoghi con un centinaio di giovani, “Si può vivere così?”, saggio antologico di mons. Luigi Giussani, del quale il 9 maggio a Milano l’arcivescovo Delpini apre la fase “testimoniale” della causa di beatificazione, propone un approccio all’esistenza cristiana non consueto, ma tutt’altro che privo di profonde ragioni.

È il racconto del gioco di domande e risposte tra il sacerdote di Desio e alcuni giovani decisi a impegnare la propria vita nella dedizione totale a Cristo. In tutto questo cosa hanno in comune “Gaber” e Giussani? Innanzitutto la ricerca del senso più profondo del termine libertà. “La libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione!”. Ed è con i versi del cantautore milanese che è iniziato il secondo incontro dedicato al saggio di Giussani promosso dalla Fraternità di Comunione e Liberazione di Brescia, ospitato al Centro pastorale Paolo VI.

“La gente non parte dai discorsi ma è colpita da una presenza” scriveva Giussani, da una testimonianza. Da qui si è dipanato un dialogo fra don Claudio Burgio, Cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano, fondatore e presidente dell’Associazione Kayros, Stefano Nembrini, insegnante e preside dell’Istituto VEST di Clusone, moderati da Marco Tarolli, preside del Liceo A. Calini. Al centro di tutto il tema della libertà declinato nella sua accezione educativa, dal mondo scolastico a quello carcerario. Due mondi diversi ma comunque fatti di sguardi, storie ed esperienze calate totalmente nel reale. Se è vero che troppi vincoli rischiano di far esplodere situazioni che poi si rivelano poco gestibili, è altresì vero che un allentamento eccessivo della cosiddetta corda può causare contesti devianti.

Quindi? Secondo don Claudio Burgio “quando un genitore, con la sua presenza, accetta la sfida della libertà, senza dubbio rischia, ma forma coscienze libere, dando la possibilità al proprio figlio di intraprendere un percorso di crescita, di libertà”.

ROMANO GUATTA CALDINI 09 mag 2024 14:13