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23 giu 2016 00:00

Maturità: nuovi segnali...

Non si può dire che non ci siano elementi di grande interesse e non solo a livello di maturandi

Uno degli sport nazionali è quello dell’avevo detto io, come mai tornato in auge dopo l’apertura dei plichi per la prima prova scritta della maturità, quella di Italiano. Perché stavolta la commissione ministeriale non ha fatto la parte del cerbero censurando ogni possibile aggancio con date, eventi, ricorrenze. La recente scomparsa di Umberto Eco, protagonista della tipologia A, quella dell’analisi del testo, fa pensare che al ministero stia fischiando un vento diverso. Certo, non è una pagina del Nome della Rosa, o una delle famose invettive contro l’imbecillità che emerge dal web, ma è un Eco quasi eretico, addirittura accademico, perché un po’ distante da quella “semiosi illimitata” di cui parlava lo studioso, vale a dire la possibilità di poter dire qualsiasi cosa di un testo.

Anche i settant’anni dal referendum e dal suffragio universale perfetto erano un argomento talmente prevedibile che molti se ne sono distolti pensando che lo fosse troppo, e questa è la prova che qualcosa sta cambiando a Viale Trastevere, non solo nei criteri di scelta dei temi ma probabilmente nel modo di concepire e strutturare la maturità stessa. Vedremo. Più mediato da quell’invito ad una considerazione “sul significato etimologico-storico-simbolico” della parola “confine”, ma pur sempre drammaticamente presente nella nostra coscienza di contemporanei il grande tema del passaggio delle frontiere.

Ma a parte la inusuale concessione all’attualità, non si può dire per il resto che non ci siano elementi di grande interesse e non solo a livello di maturandi: il tema della salvaguardia del paesaggio, dell’ambito storico-politico, ad esempio, che si collega bene a quello socio economico sul Prodotto interno lordo: è evidente che il messaggio è diverso dal passato: non è vero che la salvaguardia della natura sia fine a se stessa, ma anzi è la molla per una ripresa economica che veda nel Pil non un attentato alla salute, all’ecosistema, alle coste e ai boschi, ma un modo per portare turismo qualificato e quindi ricchezza. E un Paese sventrato e sommerso dai rifiuti tossici è difficile che possa attirare turisti. Anche il rapporto tra padre e figlio da sviluppare nell’ambito artistico-letterario, con citazioni da Kafka, Saba e da uno scrittore finalmente riconosciuto nella sua importanza nel panorama novecentesco italiano, Federigo Tozzi, con lo spettro di Freud ad aleggiare sullo sfondo, rafforza la sensazione che i tempi stanno cambiando.
23 giu 2016 00:00