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di LUCIANO ZANARDINI 09 feb 2015 00:00

Neve? Quante polemiche inutili

Tutti la vogliono vedere, ma nessuno la vuole spalare. Purtroppo lamentarsi delle istituzioni diventa spesso uno spot nazionale

La famigerata neve. Un anziano saggio questa mattina diceva: “Lasciamola venire in montagna, non in città”. Potremmo aprire una riflessione sul paradosso della neve. Tutti la vogliono vedere, ma nessuno la vuole spalare. Le strade principali questa mattina erano percorribili. Non mi sembra di aver visto nessuno in giro con le catene da neve… E quanti utilizzano le gomme invernali? Purtroppo lamentarsi delle istituzioni diventa troppo spesso uno spot nazionale. Disagi previsti e puntuali. Se con le strade imbiancate uno si alza alla solita ora e pretende di arrivare puntuale al lavoro, ha sbagliato qualcosa. Non sono le strade impraticabili, ma piuttosto la necessaria prudenza alla guida che creano un traffico maggiore. Detto questo, il nostro personale sondaggio interno ha verificato un solo ritardo su 10 persone arrivate al lavoro da diverse parti della provincia e della città... non è una brutta media.

L’unico appunto che possiamo muovere è che in alcuni casi gli spazzaneve spostando la neve l’hanno adagiata davanti alle uscite delle abitazioni… ma in molte situazioni, forse, non c’erano alternative. L’obiettivo principale resta quello di liberare le strade, non di pulire i cortili delle case. E comunque basta armarsi di una pala e liberare il proprio cancello. Ci sarà qualcuno che dirà: “Ma la nonna di 90 anni come fa?”. Ammesso che non penso viva in un eremo, può essere aiutata dai suoi vicini… o dagli abitanti di quella via. Suvvia badiamo alle cose serie e non perdiamoci in polemiche inutili. Qualche legittima perplessità sulle scuole della Provincia che hanno deciso di chiudere i battenti per una giornata… Quanto allarmismo per nulla. O forse era solo il desiderio di un giorno di vacanza?

Ovviamente dove mancavano luce, riscaldamento e acqua non era possibile entrare in classe. E massima solidarietà a chi è rimasto al freddo. In molti Comuni, però, hanno preferito chiudere per evitare disagi. Resto dell'idea che i disagi quando sono nella norma (non in assenza di acqua e riscaldamento...) sono inevitabili e sopportabili.
LUCIANO ZANARDINI 09 feb 2015 00:00