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di ALBERTO CAMPOLEONI 10 nov 2016 08:48

Scuola, edifici insicuri

"Nonostante i finanziamenti, gli edifici scolastici italiani - sottolinea Legambiente - rischiano di rimanere insicuri e di continuare a spendere ogni anno 1,3 miliardi di euro per l’energia”

Un altro allarme sulla condizione dell’edilizia scolastica. Viene da Ecosistema Scuola, l’indagine di Legambiente, che ogni anno “tasta il polso” al patrimonio edilizio – e non solo – delle scuole italiane. Nonostante la stessa associazione riconosca che in questi ultimi anni sul fronte dell’edilizia scolastica si è aperta una nuova fase, quanto fatto non basta. Legambiente, infatti, annota che “la strada è ancora in salita: se da una parte sono 7,4 i miliardi stanziati e 27.721 gli interventi avviati, le riqualificazioni procedono troppo a rilento, soprattutto quelle relative all’adeguamento sismico e all’efficientamento energetico”. E in particolare rileva che su 43.072 scuole in Italia solo il 9,2% degli interventi ha inciso su questi temi negli ultimi dieci anni. Poi in un comunicato snocciola qualche dato di sintesi: sono 382 gli interventi di adeguamento sismico, 1.960 quelli di efficientamento energetico, 423 quelli per l’installazione di rinnovabili realizzati, e infine, 1.216 i Mutui Bei che tra gli interventi ammissibili prevedono anche l’adeguamento alle norme antisismiche e l’efficientamento energetico. Morale? “Nonostante i finanziamenti, gli edifici scolastici italiani rischiano di rimanere insicuri e di continuare a spendere ogni anno 1,3 miliardi di euro per l’energia”.

Più che l’efficientamento energetico, però, per Legambiente la “massima priorità” resta la “messa in sicurezza degli edifici” poiché – annota il Rapporto – solo il 65,1% degli edifici scolastici è stato costruito prima dell’entrata in vigore delle prime norme antisismiche (1974) e il 40% è in aree a rischio sismico. Dove si sta peggio è al Sud. Nel Meridione, infatti, i capoluoghi di provincia dichiarano 3 scuole su 4 in aree a rischio sismico e una necessità di manutenzioni urgenti del 58,4% (la media nazionale risulta di quasi 20 punti percentuali in meno). Al Nord, invece, la capacità di investimenti e risorse, ad esempio nella manutenzione straordinaria, è in media 5 volte maggiore di quanto non sia nelle altre aree del Paese, con 62.807 euro ad edificio investiti. Che fare? Intanto tenere conto dell’indagine, anche e soprattutto per quella parte che individua le difficoltà di messa a frutto dei pur ingenti investimenti fatti per la sicurezza delle scuole. Poi va completata l’anagrafe scolastica e – aggiunge la presidente di Legambiente Rossella Muroni – “chiediamo al Governo di partire subito con un piano di messa in sicurezza di tutte le scuole”.

ALBERTO CAMPOLEONI 10 nov 2016 08:48