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di MARCO DERIU 27 ago 2015 00:00

Trash o di qualità?

Sono variamente assortite le coppie scelte per animare il quarto viaggio di “Pechino Express”

Ci sono gli “artisti” e gli “espatriati”, le “professoresse” e le “persiane”, i “fratello e sorella” e i “compagni”, gli “antipodi” e gli “illuminati”: insomma, di tutto un po’. Sono variamente assortite le coppie scelte per animare il quarto viaggio di “Pechino Express” (Rai 2), che da settembre in poi vedrà 16 concorrenti cimentarsi nell’impresa a tappe – quest’anno ambientata in Sudamerica – sotto la guida di Costantino della Gherardesca.L’idea del programma è una delle meglio riuscite nelle ultime stagioni televisive, se non altro perché il fascino del viaggio è sempre un richiamo efficace e le immagini dei luoghi attraversati permettono agli spettatori di visitare – almeno virtualmente –luoghi lontani e non sempre facilmente accessibili.

L’annuncio dei 16 concorrenti nel periodo delle vacanze estive, tradizionalmente dedicato giustappunto (anche) ai viaggi, serve strategicamente a stuzzicare la curiosità del pubblico rispetto alla nuova edizione del programma. Il format è un adattamento di un programma belga-olandese, che prevede una gara a eliminazione fra otto coppie di conoscenti, attraverso un avventuroso percorso di circa 10mila chilometri con tappe di tre giorni fino alla meta. Ciascuna coppia ha a disposizione una ridottissima somma per le spese quotidiane e uno zaino da esploratore con dotazioni essenziali, deve arrangiarsi nel trovare passaggi e ospitalità per la notte, è chiamata a superare alcune prove di abilità strada facendo. In ogni tappa la coppia vincitrice è premiata con una medaglia a cui sono associati 5.000 euro in gettoni d’oro da devolvere in beneficenza a un’associazione scelta dai vincitori stessi. Ogni tappa prevede anche l’eliminazione di una delle altre coppie concorrenti. Nell’ultima puntata le prime tre coppie in classifica si sfidano per la vittoria finale, che prevede un premio di 20.000 euro, anch’esso da destinare in beneficenza. Nel traguardo intermedio di ogni tappa si svolge la sfida che decreta l’immunità di una coppia, che non può essere eliminata e ottiene alcuni benefici, come un alloggio più confortevole per la notte e la possibilità di velocizzare il proprio tragitto.

In base alle biografie dei partecipanti, annunciati dalla Rai, il livello del programma si preannuncia fortemente tendente al “trash”. Basteranno le immagini e i panorami dei luoghi attraversati per risollevare almeno un po’ la qualità generale della proposta? A settembre la risposta.
MARCO DERIU 27 ago 2015 00:00