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di LUCIANO ZANARDINI 22 gen 2015 00:00

Un altro colpo al territorio

La decisione di Roncadelle comporta un aumento delle problematiche legate alla viabilità e all’inquinamento e non può, inoltre, non chiamare in causa l’analisi sociologica più ricorrente dei centri commerciali come “non luoghi

In tempi di crisi bocciare la realizzazione di un’attività commerciale che darà lavoro a circa 800 persone non è facile. Ci sono però delle considerazioni a margine da fare. Non possiamo non prendere in esame le attenzioni ambientali da salvaguardare anche quando le scelte sono difficili. La decisione comporta un aumento delle problematiche legate alla viabilità e all’inquinamento e non può, inoltre, non chiamare in causa l’analisi sociologica più ricorrente dei centri commerciali come “non luoghi”.

In un territorio già ampiamente compromesso l’amministrazione comunale ha deciso di dare il via libera a un nuovo insediamento, che, chiaramente, servirà più da polo attrattivo (viste le dimensioni) per le province di Brescia, Bergamo e Milano. La comunità di Roncadelle aveva bisogno di tutto questo? No. Qualcosa non ha funzionato nemmeno nella comunità civile che non ha saputo alzare la voce nei confronti di questa ennesima grande cementificazione.

Adesso tocca all’amministrazione (evidentemente è difficile dire di no a 200mila euro annui...) sfruttare i proventi dell’operazione a favore di quei piccoli commercianti che si sentono minacciati dalla presenza di un nuovo colosso. Come? Magari, dove possibile, detassando i piccoli negozi di prossimità o favorendo alcuni sgravi fiscali. Il centro Ikea Italia (sorgerà proprio di fronte all’Ikea) inevitabilmente soffocherà anche gli altri centri commerciali già esistenti. Ci saranno nuove assunzioni a fronte di nuovi licenziamenti?
LUCIANO ZANARDINI 22 gen 2015 00:00