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di LUCIANO ZANARDINI 28 set 2023 11:20

Uomini e donne in cammino

“Uomini e donne in cammino”. Il titolo della lettera pastorale 2023-2024 del vescovo Pierantonio è semplicemente la fotografia di quello che siamo. La metafora della strada è chiara. Nonostante le fatiche, ma potremmo anche dire grazie alle fatiche del tempo che viviamo, ci rendiamo conto dell’importanza, per ciascuno di noi, del movimento. Non quello fisico (che laddove possibile ossigena il cervello) ma quello interiore. Un cuore che pensa, che si mette in discussione, che ama, che si apre agli altri, non si atrofizza.

Il cristianesimo, come scrive Theobald, è sostanzialmente uno stile di vita, un modo di essere e di presentarsi scaturito dall’opera di redenzione di Cristo. Il sottotitolo, sulla sinodalità, non nascondo che possa creare, invece, un iniziale moto interiore di insoddisfazione. Ai più appare come “un tecnicismo da preti o da addetti ai lavori”. È un termine abusato. Potremmo dire che in ambito ecclesiale è inflazionato. Fuori dal perimetro delle riunioni parrocchiali è sconosciuto ai più. Racchiude, però, uno stile di cui oggi abbiamo bisogno. L’etimologia stessa (quel camminare insieme) ci ricorda il destino comune che accompagna ogni essere umano: non si vive da soli, non ci si salva da soli. Riprendendo le parole del Vescovo, proviamo, ora, a valorizzare alcune piste.

La Chiesa deve essere fraterna, in missione, accogliente, creativa, gentile, corresponsabile, santificata dalla grazia... La Chiesa sinodale è anzitutto una Chiesa che si riconosce in missione. Essa sa bene che esiste non per se stessa ma per l’annuncio e che non deve mirare semplicemente alla sua sussistenza e tantomeno al suo benessere. Termino con l’auspicio espresso dal Vescovo nella Lettera: “È quanto mai urgente nella Chiesa un’opera di purificazione, di profonda conversione, per arrivare a riconoscere a ciascuno la sua dignità e a esprimere il proprio pensiero. La sinodalità richiede questo: la capacità di confronto all’interno della Chiesa sulla base della reciproca dignità ricevuta nel Battesimo e dalla sapienza dello Spirito. Non ci sono persone superiori alle altre, ci sono servitori di Cristo e dei fratelli. Una Chiesa sinodale è una Chiesa dove ciascuno ha diritto al suo posto, al suo spazio, e il diritto di parola. Le decisioni sono compito dell’autorità, ma il modo in cui giungervi è quello della sinodalità”.

LUCIANO ZANARDINI 28 set 2023 11:20