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di MASSIMO VENTURELLI 05 feb 2016 00:00

Verso le amministrative con il rischio del "superallenamento"

Nei prossimi mesi 27 Comuni bresciani andranno al voto per il rinnovo dei propri assetti amministrativi. Suggerimenti semiseri per chi intende concorrere alla tornata elettorale

Sono 27 i Comuni del Bresciano che nella prossima primavera andranno al voto per il rinnovo dei propri assetti amministrativi (sindaco e consiglio comunale). Facile immaginare che in queste realtà forze politiche, movimenti e gruppi civici siano da tempo al lavoro per arrivare preparate e (possibilmente) con il candidato vincente all’appuntamento con le urne.

Non sempre, però, partire con largo anticipo è producente. Certo, una cosa è se il lavoro sul lungo periodo ha per oggetto l’analisi, la conoscenza approfondita del paese, l’individuazione delle risposte migliori da dare a eventuali bisogni locali o, ancora, percorsi di formazione e di preparazione di eventuali candidati (perché, checché se ne dica, non ci si improvvisa consiglieri comunali, assessori e, men che meno, primi cittadini). In questo caso i tempi lunghi sono una risorsa e una risposta a soluzioni spesso rabberciate dell’ultima ora.

Il discorso cambia se oggetto del lavoro sul lungo periodo diventano iniziative atte a parlare alla pancia dei potenziali elettori, proposte e prese di posizione provocatorie, azioni che puntano a fare leva sulle emozioni e gli istinti più bassi. Certo, il senso di responsabilità per la comunità a cui ci si rivolge e il rispetto per l’intelligenza di chi andrà a votare dovrebbero sconsigliare il ricorso a tali mezzi, ma la storia di tante tornate elettorali nei nostri Comuni sono punteggiate di tali espedienti poco edificanti. Il problema è che queste azioni pagano nell’immediato… Un manifesto affisso a pochi minuti dal silenzio preelettorale (per legge le 24 ore che precedono il voto), magari dal contenuto falso e denigratorio nei confronti della parte avversa qualche voto lo sposta, tant’è che nei Comuni grandi e piccoli la notte che precede l’avvio del “silenzio” è segnata dal via vai di sostenitori dei diversi candidati impegnati a controllarsi a vicenda…

Il vero problema è che sempre più spesso si assiste alla messa in scena di questi sotterfugi con grande anticipo sui tempi elettorali e questo, strategicamente, non è un bene.
Candidati, potenziali tali, forze politiche e gruppi vari che stanno pensando, dall’Alta Valle Camonica alla Bassa, dal Lago di Garda a quello d’Iseo, a queste tattiche dovrebbero fermarsi a guardare con attenzione a quello che avviene nel mondo dello sport per un paio di motivi.
Il primo, il più serio. Ricorrere ad iniziative che non hanno nulla di politico e di amministrativo è un po’ come confidare in ambito sportivo nel doping… Nell’immediato i risultati, forse, arrivano. Ma alla lunga l’imbroglio viene alla luce e scattano squalifiche lunghissime…

C’è poi un altro aspetto ed è quello del “super allenamento”. Il mondo dello sport insegna che l’avvicinamento a un grande appuntamento deve essere fatto per gradi. Non serve a nulla partire a mille con mesi e mesi di anticipo alla gara della vita. C’è il rischio di arrivare al dunque con il fiato corto, spompati e senza energie… La figuraccia, allora, è assicurata, ancora di più se il superallenamento non ha messo al centro la progressiva resistenza alla fatica, la capacità di sopportare pressioni sempre maggiori e quella di saper leggere le condizioni in cui si svolge la gara, le difficoltà che questa progressivamente potrebbe presentare, ma si è concentrato su esercizi del tutto inutili…

Ogni tanto anche la metafora sportiva può servire… Candidati, possibili candidati, sostenitori, etc.: mancando ancora qualche mese all’appuntamento elettorale c’è tutto il tempo per concentrarsi sulle cose serie, senza sprecare energie in iniziative provocatorie, estemporanee che magari per qualche settimana danno anche una certa visibilità, ma che alla lunga (fortunatamente) la gente (gli elettori) dimentica.
MASSIMO VENTURELLI 05 feb 2016 00:00