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di URBANO GEROLA 04 feb 2016 00:00

Volontariato: appassionare i giovani

Volontariato, un termine consueto, forse inflazionato nel linguaggio comune. Tuttavia è un grande mondo, una realtà che copre tutti gli ambiti della vita sociale e comunitaria, dai settori assistenziali a quelli culturali, ambientali, sportivi e internazionali...

Volontariato, un termine consueto, forse inflazionato nel linguaggio comune. Tuttavia è un grande mondo, una realtà che copre tutti gli ambiti della vita sociale e comunitaria, dai settori assistenziali a quelli culturali, ambientali, sportivi e internazionali. È un mondo che è riconosciuto pressoché unanimemente come elemento fondamentale, costitutivo della realtà sociale. Non è immaginabile la vita delle nostre comunità senza il volontariato. Gli ultimi dati Istat a disposizione ci dicono che “sono 6,63 milioni gli italiani che dedicano tempo agli altri. 4,14 milioni si impegnano in organizzazioni o in gruppi mentre 3 milioni sono i volontari non organizzati”. In Lombardia sono più di un milione e trecentomila mentre nella provincia di Brescia il numero complessivo di coloro che svolgono attività gratuite sono 121mila (fonte Istat). Questi dati comprendono il volontariato organizzato e quello informale e individuale. Meno conosciuto e compreso è tutto ciò che sta dietro al servizio che il Volontariato svolge in modo gratuito. Come poco percepita dall’opinione pubblica è la necessità delle organizzazioni di avere sempre nuove adesioni ed energie fresche. Per questo risulta evidente che uno sguardo particolare va rivolto ai giovani volontari.

L’ultima ricerca fatta a Brescia dall’Osservatorio sul Volontariato dell’Università cattolica dice che “Per la quasi totalità delle associazioni la fascia di età dei giovani (18-29 anni), presenta valori numerici nettamente inferiori rispetto a quella degli adulti e dei senior, ovvero dai 46 ai 65 anni”. Una tendenza che rispecchia la situazione nazionale che vede i giovani attestarsi poco sopra il 20%. È necessario, dunque, che tutti gli attori sociali svolgano un’azione forte di diffusione della cultura del volontariato come strumento di cittadinanza attiva, di gratuità, di solidarietà. I giovani di oggi non sono meno generosi di quelli di ieri. Forse è necessario trovare strumenti adatti a motivare la scelta del donare e donarsi.

Alcuni elementi possono essere indagati tra la qualità dei rapporti intergenerazionali, la capacità di accoglienza dentro le associazioni di persone nuove, ma pure di idee e proposte meno tradizionali. In una parola quanto si è disposti a lasciare spazio anche alla responsabilità dei giovani e non solo all’attività di servizio. Certamente il ricambio generazionale dei volontari e dei dirigenti di associazioni è un tema di estrema attualità.
URBANO GEROLA 04 feb 2016 00:00