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Lumezzane
di ALESSIO ANDREOLI 16 feb 2015 00:00

L'Areu vuole trasferire l'automedica: il no corale dei lumezzanesi

Venerdì scorso sul palco del Teatro Odeon il sindaco lumezzanese Matteo Zani, il presidente della Croce Bianca locale Valeriano Gobbi e Adriano Vivenzi hanno illustrato alla comunità come questa decisione provocherebbe molti disagi

Lumezzane unita per mantenere l’automedica sul territorio. Una battaglia molto sentita da tutta la comunità valgobbina dopo la decisione dell’Areu, l’azienda regionale emergenza-urgenza, di trasferire l’automedica dalla Valgobbia a Gardone Valtrompia, sede dell’unico pronto soccorso valligiano. A Lumezzane, oltre l’ambulanza del 118, arriverebbe una vettura di servizio con un infermiere a bordo e che la centrale operativa potrebbe spostare sul territorio a seconda delle necessità. Il trasferimento a Gardone Valtrompia, previsto per fine marzo, comporterebbe un aumento dei costi che si aggirerebbero ai 500mila euro annui per l’assunzione di nuovo personale.

Venerdì scorso sul palco del Teatro Odeon il sindaco lumezzanese Matteo Zani, il presidente della Croce Bianca locale Valeriano Gobbi e Adriano Vivenzi hanno illustrato alla comunità come questa decisione provocherebbe molti disagi “su un territorio che presenta 2000 attività lavorative e risulta il Comune più popoloso della valle, con una popolazione che durante la settimana raddoppia. Lungo la serata è stato più volte chiarito che il trasferimento “è una decisione tecnica che non dipende da noi – spiega il sindaco Matteo Zani - ma verrà fatto tutto il possibile affinché quanto deciso da Areu non diventi realtà”.

Intanto la comunità Lumezzanese ha mostrato vivo interesse sulla situazione che va a toccare una delle associazioni di volontari più importanti e meglio radicate sul territorio. Tanti i post e i commenti a tema che sono apparsi sui social network e la petizione per la raccolta firme, iniziata poco più di sette giorni fa, ha quasi toccato 6000 sottoscrittori. Numeri da capogiro che manifestano la volontà della cittadinanza e l’importanza del ruolo ricoperto dall’automedica in chiave di assistenza e pronto soccorso. La “battaglia” è più aperta che mai.

ALESSIO ANDREOLI 16 feb 2015 00:00