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Brescia
di VITTORIO BERTONI 06 apr 2016 00:00

“La nuova ondata Jihadista: una minaccia che accomuna Oriente e Occidente”

Brevissimo sunto della notizia.

I recenti attacchi terroristici di Bruxelles e quelli contro i Cristiani a Lahore in Pakistan, confermano che la minaccia jihadista è ubiquitaria: attualmente si concretizza in Europa, ma si continua a morire di terrorismo in più parti del mondo.

Per analizzare la situazione attuale e valutare gli scenari futuri, la Commissione “Pace e Prevenzione - Risoluzione dei conflitti” del Distretto 2050 del Rotary ha deciso di organizzare lunedì 11 aprile a partire dalle 18 al Centro pastorale Paolo VI il Seminario “La nuova ondata Jihadista: una minaccia che accomuna Oriente e Occidente”, con la partecipazione di alcuni relatori dell’Università Cattolica di Brescia. “L’Europa – spiega Francesco Puccio, coordinatore della commissione e organizzatore dell'incontro - è certamente l’obiettivo più vulnerabile, non solo perché mancano una consapevolezza e una coscienza storica di questi fenomeni, ma soprattutto perché non siamo dotati di una struttura culturale, politica e militare finalizzata a contrastare la violenza dello stato islamico integralista.

Con questo incontro il Rotary intende iniziare un confronto aperto con la città e con tutti i Rotariani del Distretto su tematiche tanto delicate quanto cruciali ed essenziali per la vita, per i valori e per il patrimonio culturale dell’Occidente”. Diffondere una cultura di pace, coinvolgendo le istituzioni che promuovono la cultura. “La felice attitudine rotariana a pensare positivo – afferma Mario Taccolini, direttore del dipartimento di scienze storiche e filologiche dell'università Cattolica – innesca percorsi virtuosi, con un occhio di riguardo verso le giovani generazioni”. Per affrontare i problemi è necessario prima conoscerli. “Il Rotary – precisa Omar Bortoletti, Governatore del Distretto 2050 – è da sempre al servizio delle comunità di tutto il mondo, ognuna con i propri problemi e bisogni singolari. I Rotariani, nel corso di oltre un secolo, hanno costantemente adattato e migliorato le modalità di risposta a questi bisogni, realizzando una vasta gamma di progetti. Progetti che attengono a diverse aree di intervento che il Rotary ritiene prioritarie: tra queste, al primo posto, ci sono le azioni che si riferiscono alla pace e alla prevenzione dei conflitti”.
VITTORIO BERTONI 06 apr 2016 00:00