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Brescia
di ELISA GARATTI 17 gen 2022 08:21

Per un solido futuro bresciano

Comincia con un riposo l’avventura di Icaro Sport Disabili nel campionato serie B di basket in carrozzina. La squadra, che calcherà il parquet di casa solo il 23 gennaio contro Basket Seregno, si presenta ringiovanita e rinnovata dal nuovo allenatore Marzio Seniga, alla sua prima avventura nel wheelchair (carrozzina) basket, ma con esperienza da vendere per quello in piedi. Comunque andrà, per l’Associazione sarà festa: sulla torta di Icaro, quest’anno, ci saranno 20 candeline. Abbiamo intervistato il suo presidente, Luca Savardi Danesi, per farci raccontare i dettagli della nuova stagione sportiva.

Luca, quest’anno punterete sui giovani. Perchè questa scelta?

Il nostro obiettivo è dare spazio a giocatori giovani, anche appena arrivati in squadra: anche se non pienamente competitivi, saranno il futuro bresciano. Da sempre, siamo collegati al reparto di fisioterapia della Domus di Brescia: terminato l’iter fisioterapico, i nostri volontari portano i ragazzi in palestra per farli giocare. Daniele Virgadaula, uno degli ultimi arrivati, prima dell’incidente giocava a basket e oggi ha ripreso l’attività con noi: adesso, ha una vita autonoma perchè lo sport migliora la qualità della vita, fisica e psicologica, in maniera notevole.

Seconda novità: l’allenatore...

Sì, Marzio Seniga ha sempre allenato nel basket in piedi in Valle Camonica. Vogliamo crescere insieme: è molto competente e ha voglia di imparare, per cui non sarà così complicato. La sua strategia è puntare sul fare gruppo, per poi esaltare i singoli.

Che aspettative avete? Ci sono già delle difficoltà che avete messo in programma?

La principale difficoltà è da sempre rappresentata dai costi. Le carrozzine base costano almeno 3 o 4mila euro, fino ad arrivare ai 7mila. Una cifra im,portante che va sommata alle spese del campionato. I ragazzi sono volontari e l’allenatore riceve solo un rimborso chilometrico. Perciò, essere riusciti a schierare la squadra anche quest’anno è già un successo. In effetti, ogni anno siamo sempre alla ricerca di sponsor…

In ottica sponsor, importante è la collaborazione con la Germani...

Sì. Prima con la presidente Bragaglio, oggi con Ferrari. Quest’anno, ad esempio, abbiamo ottenuto un contributo economico di circa 5mila euro. Ma l’idea è fare qualcosa di più, insieme: affiancare basket Icaro alla Germani sarebbe magnifico e ci darebbe grande visibilità.

Una visibilità, mediatica e non, che manca. Anche per questo motivo vi muovete nelle scuole?

Certo, è il primo passo per farci conoscere. Prima, organizzavamo un dibattito in aula e poi ci spostavamo in palestra. Adesso, ci siamo resi conto che farli giocare sulle nostre carrozzine è più empatico: è un modo pratico e diretto per avvicinarli allo sport e alla disabilità. Addirittura, alcuni normodotati ci hanno contattato per giocare sulla carrozzina.

Il riscontro quindi è ottimo...

Sì. Nelle scuole, per esempio, abbiamo incontrato Francesco Cancelli (capitano) e Manuel Binetti, entrambi di Ospitaletto. Partiti dal nulla, sono arrivati a vestire la maglia della nazionale under 21, partecipando ai Mondiali in Canada e in Turchia. L’auspicio è che tutti i nostri ragazzi restino con noi per essere, fra 3 o 4 anni, un solido futuro per Brescia.

ELISA GARATTI 17 gen 2022 08:21