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Breno
di LINDA BRESSANELLI 06 ago 2021 08:47

Fuori il bullo

Un’idea, sostenuta dalla Fondazione Comunità Bresciana, che il curato don Claudio Sarotti e gli animatori avevano in mente da tempo

Nella graduatoria dei progetti preselezionati di recente dai bandi di Fondazione della Comunità Bresciana troviamo anche quello presentato dalla parrocchia del SS. Salvatore di Breno, intitolato “Fuori il bullo!”, collocato nell’ambito sociale. Un’idea che il curato don Claudio Sarotti e gli animatori avevano in mente da qualche tempo e che la pandemia ha reso improrogabile, come ci ha spiegato Anita Moscardi, educatrice dell’oratorio che ha seguito da vicino la stesura del progetto.

Anche in quel di Breno, infatti, il lockdown prima e le chiusure poi, hanno reso difficile proseguire con il piglio e la costanza pre Covid l’attività aggregativa in oratorio con adolescenti e pre-adolescenti. Nel frattempo i ragazzi si sono abituati a un altro tipo di comunicazione e ritrovo: quello dei social e delle chat. Con tanti vantaggi, se si vogliono evitare assembramenti e contagi, ma con tanti pericoli nascosti, tra cui il famigerato cyberbullismo: una vera e propria forma di violenza che viene manifestata attraverso l’invio di messaggi con offese e insulti o la diffusione di foto per umiliare e screditare le “vittime”. Proprio a discutere di questo brutto aspetto del mondo digitale punta il progetto della parrocchia brenese, che verrà avviato dal prossimo ottobre: partendo da alcuni momenti di condivisione che verranno organizzati in oratorio e alla creazione di gruppi in base alle fasce d’età, si passerà a trattare il tema in modo più approfondito, prima sulla base delle esperienze personali dei partecipanti e successivamente attraverso gli incontri con esperti del settore, in modo da fornire ai ragazzi i giusti strumenti per sapersi destreggiare nella rete.

L’avvio di “Fuori il bullo!” sarà inoltre occasione per l’oratorio di Breno di ritrovare volontari che in questo ultimo anno e mezzo si sono persi di vista, oltre che i genitori, ai quali verrà restituito il risultato del progetto per renderli a loro volta consapevoli di ciò a cui sono esposti i giovanissimi.

Il costo complessivo del progetto è stimato in 5.170 euro, l’importo deliberato da Fondazione Comunità Bresciana è di 2.585 euro. Come sempre questo tipo di bando prevede la raccolta erogazione, pertanto, al fine di essere definitivamente ammesse tra gli assegnatari, le organizzazioni preselezionate dovranno raccogliere entro il 27 ottobre donazioni che attestino il diretto coinvolgimento del territorio. Nel caso di Breno, la parrocchia avrà bisogno di un contributo da 258,50 euro. Oltre al bando sociale i primi quattro bandi emanati quest’anno dalla Fondazione hanno come ambiti di riferimento patrimonio, cultura e istruzione. In seguito alla valutazione operata dalle commissioni, la Fondazione ha reso noto che sono 92 i progetti preselezionati, per un totale di erogazioni pari a un milione e 150mila euro.

LINDA BRESSANELLI 06 ago 2021 08:47