lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Villanuova
di LIA COCCA 15 mar 2018 09:40

Adolescenti e giovani in campo

Volantini alla mano per le vie del paese, hanno offerto la propria disponibilità per i lavori più disparati. Dalle feste di compleanno allo svuota cantine, dalle lezioni private alla spesa a domicilio... Il ricavato va all’oratorio

Responsabilizzarsi per la propria comunità, ma soprattutto per crescere. I giovani di Villanuova sul Clisi si mettono al servizio di chi ha bisogno per un progetto di autofinanziamento per l’oratorio che prende il via proprio in questi giorni. Sono più di 50, hanno dai 14 ai 22 anni, tanto entusiasmo e voglia di fare. Volantini alla mano per le vie del paese, gli adolescenti hanno offerto la propria disponibilità per i lavori più disparati. Dalle feste di compleanno allo svuota cantine, dalle lezioni private alla spesa a domicilio oppure al giardinaggio, davvero tanti gli ambiti per cui “chiedere una mano” ai ragazzi. Lo slogan parla chiaro “(Abbiamo) Bisogno di una (tua) mano?” a indicare che è non solo un offrire un servizio per chi lo richiede, ma un modo di aiutare i giovani e l’oratorio a finanziare progetti concreti.

L’idea è nata quest’anno grazie a don Lorenzo Bacchetta e agli educatori dei ragazzi del biennio e del triennio Michele Comincioli, Paolo Croci e Tiziana Cappini. Già nel periodo natalizio, i giovani si erano attivati nella vendita di alberi di Natale e nel realizzare alcune serate in oratorio con lo stesso scopo. “L’autofinanziamento non è una cosa nuova per gruppi come gli scout ad esempio, a Villanuova è sempre stato realizzato in forma tradizionale. Non l’avevamo mai sperimentato ponendoci obiettivi così grandi – racconta Michele Comincioli, che condivide con don Lorenzo un passato da scout –. Abbiamo voluto puntare in alto con questo gruppo di ragazzi per far capire loro cosa significa responsabilizzarsi”. Insegnare il servizio come stile di vita dunque, ma anche “Ri-alimentare la dimensione del sogno e ricreare entusiasmo attorno all’oratorio” sono tra gli obiettivi di questo progetto.

Ogni attività può essere ricompensata con un’offerta gratuita, per cui da un lato le famiglie del paese possono richiedere un servizio che va a contribuire alla crescita dell’oratorio, dall’altro i giovani possono sperimentare cosa significa gestire una rete di impegni e il valore di un servizio donato gratuitamente. Una responsabilità che coinvolge direttamente i ragazzi nell’organizzazione dei lavori: al gruppo degli universitari il compito di coordinare i più piccoli, nell’ottica di creare un circolo virtuoso che si possa replicare anche in futuro con obiettivi sempre più ambiziosi. Ogni settore ha anche il suo referente, scelto in base alle attitudini e alle abilità dei ragazzi. Il ricavato delle varie iniziative, monitorato da un contabile, verrà versato direttamente nelle casse dell’oratorio, dove il Consiglio stabilirà poi la sua destinazione. Un progetto che vuole dunque creare sinergie di volontariato tra i giovani e la loro comunità verso un obiettivo comune, che guarda alla valorizzazione dell’oratorio. L’augurio è quello che il paese abbracci quest’iniziativa con altrettanto entusiasmo e coinvolgimento di quello mostrato dai ragazzi.

LIA COCCA 15 mar 2018 09:40