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Brescia
di SARA BELLUSCI 09 apr 2020 08:41

Il soccorso di MM Attrezzature

La cooperativa sociale Medicus Mundi Attrezzature, che dal 2008 recupera ciò che dismettono gli ospedali per girarlo ai Paesi del Sud del mondo, in campo per aiutare le strutture sanitarie locali nella lotta al coronavirus

Il recupero di apparecchiature e ausili medicali è la principale attività svolta dalla cooperativa sociale Medicus Mundi Attrezzature, realtà che dal 2008 rende riutilizzabili beni sanitari. Medicus Mundi Attrezzature è infatti la declinazione applicata ai “beni sanitari” della filosofia che permea tutte le attività della Rete di cooperative sociali Cauto di cui fa parte. Una filosofia che si traduce nella scelta di contrastare la cultura dello scarto grazie al prolungamento del ciclo di vita degli oggetti dismessi.

Emergenza. La cooperativa sociale ha risposto all’attuale contesto di emergenza, scegliendo di prestare a titolo gratuito, alcune apparecchiature medicali agli ospedali del territorio, in estrema difficoltà. In due settimane otto ventilatori polmonari che giacevano da tempo nei magazzini, dismessi dagli ospedali perché obsoleti per il Nord del Mondo, sono stati ripristinati dai tecnici della cooperativa sociale e prestati ad ospedali del Bresciano e dell’Alto Mantovano. Altri sette sono in attesa di essere consegnati. Tutto questo è possibile grazie ad un modus operandi solidale consolidato. Medicus Mundi Attrezzature può infatti contare sulla Rete Cauto per le consegne delle attrezzature in sicurezza, così come sulla collaborazione dell’Ingegneria Clinica della Fondazione Poliambulanza che, con gratuità e impegno da parte dei suoi tecnici specializzati, affianca il personale della cooperativa sociale nella formazione e nei test funzionali delle apparecchiature.

Sud. Nei primi anni di costituzione della cooperativa e fino al 2008, i presidi sanitari e le attrezzature, ancora funzionanti o riparabili grazie all’attività dei cooperatori, venivano prevalentemente destinati a progetti di cooperazione internazionale nel Sud del Mondo. Negli ultimi anni, mano a mano che la coperta del Sistema sanitario nazionale si è andata sempre di più ritirando, la cooperativa sociale ha registrato un bisogno diverso.

Le difficoltà di accesso ai presidi e ausili sanitari, come stampelle o carrozzine per disabilità permanenti e temporanee sono notevolmente aumentate per tempi e costi. Così abbiamo pensato di ampliare il raggio d’azione e di comprendere anche il nostro contesto locale con l’obiettivo di rendere più accessibili questi beni, avviando un servizio di ausilioteca fruibile anche dai privati, con servizio di pronto intervento contattabile chiamando il numero 3341309906 o tramite email da inviare all’indirizzo ausili@cauto.it”.

Cura. In questi giorni, dentro questo nuovo scenario che abbiamo – chi più, chi meno – irresponsabilmente confezionato, si sperimenta con certezza quanto risultino inadeguate tutte le vecchie definizioni geopolitiche sin qui utilizzate. Drammaticamente la pandemia ci dice che il mondo è uno soltanto. Per questo dobbiamo prendercene cura con un approccio ecologico sistemico e integrale, capace di resilienza e generativo di economia circolare e di prossimità. Questo oggi è per noi fare ed essere cooperazione. (* Ufficio stampa Cauto)

SARA BELLUSCI 09 apr 2020 08:41