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Helsinki
di ELISA GARATTI 14 lug 2025 20:49

Chiediamo di entrare nella logica del Vangelo

Oggi, lunedì 14 luglio, è stata la Finlandia la meta dei 72 pellegrini impegnati, dal 9 luglio, nel pellegrinaggio diocesano guidato dal vescovo Pierantonio Tremolada.

Partiti di buon mattino alla volta di Helsinki, capitale finlandese, dopo la visita del centro storico della città, i pellegrini hanno partecipato alla S. Messa, presieduta dal Vescovo, presso la Henry Cathedral.

Ispirato dal testo del Vangelo (Matteo 10, 34-11, 1), e soprattutto dal “Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa”, mons. Tremolada ha commentato: “Sappiamo bene cosa il Signore dirà ai suoi discepoli una volta risorto: Gesù lascerà la pace. Qui invece sembra dire il contrario - sono le parole del presule -. Dobbiamo quindi soffermarci su queste parole. La pace che il Signore dona mette in conto anche l’incomprensione. Anche nelle relazioni più profonde, può succedere che le persone non si capiscano. Chi deve mettere al primo posto il Signore, deve mettere in conto di non essere capito: c’è un modo di intendere la vita che deriva dalla fede che non è scontato sia condiviso”.

Il Vescovo ha poi focalizzato l’attenzione sul prosieguo del testo del Vangelo (“Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà”). “Non bisogna tenere la vita per noi, ma donarla - ha continuato il Vescovo -. A qualcuno verrà da pensare che è un perdere la vita: avere a cuore la vita degli altri e mettersi in seconda fila non coincide necessariamente con la logica del mondo. Chiediamo quindi al Signore la grazia di entrare nella logica del Vangelo, che non è quella del possesso, ma del dono”.

Ma attenzione: “Nel Vangelo leggiamo: ‘Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me’. Gesù fa la richiesta specifica di partire da lui - ha concluso mons. Tremolada -. Guardare noi stessi nella misura della vita degli altri: questa è la logica della carità. Accogliamo dunque questo insegnamento”.

ELISA GARATTI 14 lug 2025 20:49

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