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di CLAUDIO PAGANINI 04 giu 2020 13:57

Ho disdetto Sky

Se la colpa della ripartenza del calcio va imputata alle tv a pagamento, facciamoci sentire! Io non vi pago…

Dato che riparte il campionato, ho attuato la mia protesta con la disdetta dell’abbonamento di “Sky”. Mi sono detto: se la colpa della ripartenza del calcio va imputata alle tv a pagamento, facciamoci sentire! Io non vi pago … e voi restate senza soldi per pagare i diretti televisivi alle squadre di Serie A e B. Considerando che Sky, Dazn e Img, sborsano 1,3 miliardi di euro, si capiscono le spinte per terminare in qualche modo il campionato. Ovviamente un solerte impiegato mi ha chiamato per dissuadermi. Ma é proprio sicuro? Perché vuole lasciarci? Non ama più il calcio? Ma forse è proprio perché amo il calcio che voglio lasciarvi. Amo i calciatori. Tutti hanno paura che con un calendario così intenso di gare, giocando due volte a settimana, anche col caldo pomeridiano, sarà molto probabile che si facciano male rompendo i legamenti o i tendini. Amo il presidente del Brescia, Cellino. Uno dei pochi a dichiarare che è assurdo giocare. Meglio retrocedere in B ma salvare il capitale umano dei giocatori e del gioco. Amo i tifosi. Si sono schierati dichiarando che, oltre al virus, ci sono troppi lutti recenti da metabolizzare.

Qualche mese di pausa estiva avrebbe fatto bene alla voglia di ripartire con entusiasmo. Amo lo sport. Tutto lo sport, quello professionistico e quello praticato negli oratori, che da tre mesi ha deciso di fermarsi. Per rispetto ai principi sanitari di prevenzione del contagio e ai valori dello sport. Lo sport fatto per divertimento che ti consente di giocare quando stai bene e vuoi essere felice, non per un obbligo contrattuale da mercenario. Amo i luoghi dello sport. Gli stadi, i palazzetti, i piccoli campetti informali di periferia. In quei luoghi incontri gente che si saluta, che condivide le passioni, che anela a realizzare i sogni di vittoria, che ha sempre una battuta di sfottò per l’avversario e un grido di gioia ogni volta che la propria squadra vince la partita all’ultimo secondo, al cardiopalma. Non puoi non amare le passioni generate dall’attività sportiva. E non puoi togliere ai giocatori il contesto ambientale che riesce a spronarli, ad esaltarti, a farli soffrire pur di portare la squadra al successo. Come si può giocare una partita in silenzio davanti ad una telecamera muta e asettica? Giocando le partite si rispetterà un contratto ma non si rispetterà lo sport e gli uomini di sport. E se tutti, dal prossimo anno, non rinnovassimo più l’abbonamento a Sky e soci … allora sì il calcio cambierebbe in meglio!

CLAUDIO PAGANINI 04 giu 2020 13:57