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di CLAUDIO PAGANINI 01 lug 2022 09:17

La fabbrica dei sogni

Il mondo sportivo trova più similitudini tra gli operai che tra i contadini. I contadini, infatti, sanno bene che il seme buttato nel terreno germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. Che, comunque vada, porterà frutto e qualcosa nascerà. Non così per chi si occupa di sport. Nulla avviene per caso. Una buona squadra è frutto di programmazione, di confronti con gli addetti ai lavori, di incontri pubblici o riservati con i procuratori, di investimenti economici e di bilanci preventivi. Se vuoi vincere dopo, quando inizieranno le competizioni, devi lavorare ora, prima che il campionato inizi. Per i presidenti e dirigenti questo è il mese fondamentale della stagione. I tifosi, dubbiosi per natura come San Tommaso, prima di rinnovare gli abbonamenti voglio sapere chi scenderà in campo. Chi saranno i nuovi idoli: un allenatore famoso? Giocatori di qualità? Obiettivi orientati alla promozione o alla salvezza? In queste settimane il passato non conta più. Ora è il tempo per ogni presidente di mettere mano al portafoglio e cercare i giocatori migliori al prezzo più basso. Nessuno lo ringrazierà se spende tanto o poco ma comunque verrà giudicato ogni domenica dal posto in classifica della squadra.

Ed anche i presidenti, che hanno un cuore, oggi soffrono per dover vivere in solitudine l’impegno di costruire una nuova “fabbrica dei sogni” per il prossimo anno sportivo. Una fabbrica capace di offrire ai tifosi bresciani emozioni e giornate felici. Dico “fabbrica”, consapevole del grande impegno organizzativo che stanno affrontando nella ricerca di dirigenti, giocatori, sponsor... all’altezza della situazione. Ed in fabbrica il lavoro dell’operaio è vita, benessere e futuro dell’impresa. Questo è l’aspetto aziendale dello sport! Dico “dei sogni” perché l’umanità non ha rinunciato a sognare, a guardare oltre i limiti quotidiani e a desiderare che le emozioni si trasformino in gioia. Questo è l’aspetto romantico e passionale dello sport. Quello che maggiormente amano i ragazzi perché la loro stessa vita è ricerca di realizzazione di un sogno. Riconosciamo dunque ai presidenti che il loro attuale lavoro, sconosciuto al grande pubblico, promuove lo sport in questa “fabbrica dei sogni” capace di unire risorse umane, valore economico, creatività e gioco sportivo capace di emozionare. Con l’augurio che a questi presidenti non venga mai meno il coraggio di impegnarsi, la fedeltà ai valori, la determinazione nell’offrire alla nostra brescianità il sogno di nuovi successi sportivi.

CLAUDIO PAGANINI 01 lug 2022 09:17