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Brescia
di CLAUDIO PAGANINI 20 gen 2022 09:34

La memoria di Vittorio Mero

Domenica 23 gennaio, ricorre il ventesimo anniversario della morte di Vittorio Mero. In quel lontano 2002, tutto il mondo sportivo fu profondamente colpito dall’incidente stradale nel quale perse la vita questo giocatore del Brescia calcio. Ci furono molte concomitanze legate al caso che accentuarono il dramma: un’ingiusta sospensione sportiva; la lontananza dalla squadra impegnata in Coppa Italia; il capitano Roberto Baggio fermato dei tifosi affinché non cominciasse la gara contro il Parma; l’asfalto bagnato dalla pioggia ed un camion che urta la piccola vettura del giocatore senza fermarsi; qualche millantatore che affermava di aver ricevuto il cuore di Vittorio Mero. E poi tantissima gente ai funerali celebrati in cattedrale.

Vent’anni dopo, si ritroveranno la moglie con la squadra e il padre spirituale di allora per celebrare, alle 16.30, a Sant’Afra, una Santa Messa. Il ricordo e la memoria di quanti abbiamo amato e che hanno giocato con noi e per noi non si spegnerà mai. Ben lo sanno i tifosi del Brescia e tutti gli uomini di sport. La “memoria sportiva” è molto diversa dal “Museo dello sport”. Nel museo, si raccolgono oggetti che testimoniano successi e sconfitte, testimonianze di fatti conosciuti come puri oggetti fonte di curiosità. Da un museo ne esci arricchito culturalmente, colmo di mille propositi per approfondire e continuare il percorso culturale. Ma la “memoria sportiva” ha la forza travolgente di riaccendere l’invisibile scintilla delle emozioni e delle passioni. Perché, è bene ricordarlo, all’interno dello spogliatoio come tra i tifosi, le emozioni sono la vera “molla” che li porta a compiere gesti incredibili… l’emozione, nello sport, rende possibile l’impossibile.

Ho contattato in questi giorni i compagni di squadra di Vittorio. In tutti la certezza che quel dramma ha cambiato la loro vita. Scoprirono che tutto può finire: amori, successo, notorietà, ricchezza… in un attimo la morte travolge tutto. Molti parteciperanno all’evento in programma, oppure, se impegnati da professionisti con le gare sui campi di gioco, non mancheranno di inviare le testimonianze commosse dall’Argentina, dell’Austria, da Roma… Si accenderanno così, grazie al ricordo sportivo di Vittorio, le emozioni di quei giorni, i ricordi mai sopiti, la nostalgia di quei volti amici e di quelle lacrime segno di umanità e di grande amicizia. È stata creata anche una pagina Facebook per raccogliere queste emozioni: “Ricordando Vittorio Mero”. In tempo di pandemia, le memorie sportive sono medicina per l’anima.

CLAUDIO PAGANINI 20 gen 2022 09:34