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Brescia
di + PIERANTONIO TREMOLADA 23 dic 2021 15:46

La strada per l'umanità

Fu deposto in una mangiatoia. Il Vangelo secondo Luca insiste su questo particolare, quando racconta la nascita di Gesù. Non c’era posto per Maria e Giuseppe e per il bambino che stava per nascere negli ambienti normalmente abitati. Si dovette ripiegare su una grotta, nella quale c’era appunto una mangiatoia. Questa fece da prima culla per il Salvatore del mondo. Perché considerarla così importante? Credo in primo luogo per lo stupore che suscita e per il senso di tenerezza che trasmette. Chi mai avrebbe immaginato una manifestazione del mistero di Dio di questo genere? Povertà, semplicità e umiltà: sono le caratteristiche della scena che la tradizione ha fissato nel presepe. E al centro del presepe c’è il bambino di Betlemme deposto nella mangiatoia. I pastori che vengono a visitarlo rappresentano l’umanità che non può vantare grandi titoli. Gli stessi magi, che invece titoli hanno, non temono di inginocchiarsi e di farsi piccoli.

La mangiatoia insegna: la via della Rivelazione che Dio sceglie è quella della semplicità e della mitezza. La potenza di Dio è potenza che attrae e non impaurisce. È anzi motivo di profonda consolazione. C’è tuttavia un secondo messaggio che merita di essere richiamato. Dove trovano il loro cibo gli animali di una grotta? La mangiatoia è per loro, per il loro nutrimento. Lo dice il nome stesso. Il presepe accoglie questa presenza mansueta che possiamo anche interpretare in senso simbolico. Nell’asino e nel bue, che la tradizione colloca insieme con Giuseppe e Maria a fianco del “Dio con noi”, possiamo vedere rappresentato l’intero ambiente dell’uomo, la creazione delle origini, con gli animali, le piante, i fiumi, i laghi, il sole e le stelle. In quella grotta è presente il mondo, quel mondo che siamo chiamati a rispettare e a onorare, il giardino di cui parla il Libro della Genesi, da coltivare e da custodire. Il mistero della redenzione porta a compimento il disegno del Creatore e insieme crea le condizioni per riscattarlo dal suo degrado. L’armonia delle origini che rischia di essere compromessa viene consegnata all’uomo nella forma della responsabilità sostenuta dalla grazia. E infine, il legno della mangiatoia prelude al legno della croce.

I padri della Chiesa hanno posto in evidenza con forza questa verità. Nella nascita del Cristo si intravedono i germi della fioritura che si avrà nel mistero pasquale. Il Signore che nasce povero e umile è lo stesso Cristo che salirà sul patibolo e che risorgerà per la salvezza del mondo. L’amore che muove il sole e le stelle è lo stesso che ispira l’incarnazione e la passione. La potenza grandiosa della risurrezione è nascosta nella tenerezza della nascita: potenza d’amore. Altra forza Dio non ha, se non questa. Colui che nasce a Betlemme in una grotta ed è deposto in una mangiatoia ci svela il segreto ultimo di Dio e la strada che è chiamata a compiere l’umanità che desidera accoglierlo.

Buon Natale.

+ PIERANTONIO TREMOLADA 23 dic 2021 15:46