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di LUCIANO ZANARDINI 22 ago 2019 13:36

Le pagelle della crisi

Il Presidente della Repubblica chiede tempi rapidi alle forze politiche per dare un nuovo governo al Paese. Diversamente ci sarà il voto anticipato

Le pagelle della Crisi di Governo

Conte: Esce con stile, ma si dimentica di avere avuto una grande responsabilità. Dov'era prima? Come mai in questi mesi ha permesso al Ministro dell'Interno di intervenire su tutti i temi?

Cinque Stelle: Il movimento esulta sui social per la crisi, ma alla prova dei fatti, al governo, ha dimostrato di avere idee piuttosto confuse. Sarà premiato lo stesso dagli elettori? Sul tavolo ha tre opzioni: accordo con il PD, elezioni o un governo gialloverde bis. Vista la scarsa esperienza parlamentare, rischia, dopo l'egemonia Salvini, di subire anche quella del PD.

Di Maio: Cucinato a fuoco lento da Di Battista, ha perso il polso del movimento. È salito al Colle con una lista di 10 obiettivi...sembra quasi un programma elettorale, anche se al momento non ha interesse ad andare al voto.

Salvini: Ha monopolizzato l'azione di governo e ha alzato continuamente la posta in gioco (parole di intolleranza, rosari sventolati...) abbagliato dai sondaggi. Confida (con Fratelli d'Italia) nelle elezioni, ma i voti nella Seconda/Terza Repubblica si perdono e si conquistano rapidamente. Avrà fatto i calcoli giusti? Ha cercato di fare anche marcia indietro, ma potrebbe essere una tattica per dividere con i Cinquestelle le responsabilità della crisi. Salvini ha un vantaggio: lui e la Meloni sono gli unici leader di partito che al momento sono sicuri di essere i candidati principali. Basterà puntare solo sulla questione migranti/sicurezza in un Paese che fatica a ripartire? Continuerà a non dare spiegazioni sui rapporti economici della Lega con la Russia? 

PD: La segreteria del partito si è fatta "anticipare" l'agenda da Renzi... con lotte intestine mai sanate. All'unanimità il Partito ha sposato la linea suggerita dall'ex segretario e ha evitato i rischi di una eventuale scissione. Dovrà convincere anche i suoi elettori della necessità di un governo con i grillini dopo i veleni dell'ultimo anno: la base è disposta a un governo di responsabilità, alleandosi con una forza populista, per frenare l'onda sovranista? Una cosa è certa: in caso di fallimento, spianerebbe la strada a Salvini.

Renzi: Ritorna in auge con una proposta che ha raccolto molti consensi, ma non si mette in gioco nel nuovo governo per essere pronto (senza macchia? chi manda allo sbaraglio?) per le prossime urne. 

Forza Italia: È stata all'opposizione, ma un gruppo (Toti e...) insegue la linea Salvini che ha pochi punti in comune con il Ppe. Una parte vuole le elezioni come ha dichiarato a Mattarella, una parte importante in Parlamento apprezza le larghe intese o una maggioranza di centrodestra ampliata ai grillini scontenti.

Mattarella: Non è facile trovare la quadratura. Non sono molte le strade percorribili: un governo tecnico senza parlamentari in carica (e senza ambizioni elettorali) che risolva le questioni più spinose; le urne; una nuova maggioranza politica, ma quanto potrebbe durare? il rischio è di assistere ancora a una lunga campagna elettorale... E al di là degli accordi tra i leader, il voto di fiducia in aula potrebbe riservare delle sorprese. Non sarebbe la prima volta.


LUCIANO ZANARDINI 22 ago 2019 13:36