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Parigi
di SAVIO GIRELLI 18 apr 2019 10:21

Notre Dame: tra arte e spiritualità

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L'incendio che ha parzialmente distrutto la Cattedrale di Notre Dame ha portato sgomento nella comunità mondiale, che si è soffermata però solamente sulla grande perdita subita a livello artistico, dimenticandosi forse dell'elemento della spiritualità incarnato nella più grande chiesa gotica parigina

Le immagini dell’incendio di Notre dame, trasmesse in diretta planetaria, hanno suscitato sgomento, apprensione, timori apocalittici, preghiere e commenti di ogni tipo da parte di storici dell’arte, politici, intellettuali. L’attenzione, in modo particolare, si è concentrata sul valore simbolico, artistico e culturale del più famoso capolavoro gotico parigino, visitato ogni anno da milioni di turisti. Non v’è dubbio che la cattedrale parigina, nel trascorrere del tempo, ha visto i più prestigiosi artisti avvicendarsi nel produrre inestimabili bellezze. Ha superato guerre, rivoluzioni, carestie e guardato passare tra le sue navate re, principi e imperatori. Pertanto, l’UNESCO l’ha dichiarata patrimonio dell’umanità. Tutto vero, per carità, nessuno può negare quanto espresso dai più noti opinionisti. Eppure, quella guglia, caduta tra le fiamme dell’incendio, non era solo il risultato dell’ingegno artistico del Medioevo, ma era una preghiera, frutto della pietra e del lavoro dell’uomo, che si alzava incessantemente verso il Cielo da centinaia di anni. Quelle mura, quegli atri e quelle navate provate dal fuoco non erano e non sono solo testimoni delle vicende storiche europee, ma custodi della fede e segno di una comunità orante, riunita intorno all’altare, che attraversa i secoli. Nondimeno, è il segno del magistero del vescovo e dell’unità di quella fede che il vescovo proclama come pastore del gregge. In essa il vescovo presiede la liturgia e, confezionando, il sacro crisma, compiendo le sacre ordinazioni dispensa la Grazia ad ogni fedele.

La chiesa cattedrale nella maestà delle sue strutture architettoniche, raffigura il tempio spirituale che interiormente si edifica in ciascuna anima, nello splendore della grazia, secondo il detto dell'apostolo: "Voi infatti siete il tempio del Dio vivente" (2 Cor 6, 16). Per questo la chiesa cattedrale giustamente è il centro della vita liturgica e chiesa-madre della diocesi. Così si esprime Sacrosanctum Concilium, 41: «Perciò bisogna che tutti diano la più grande importanza alla vita liturgica della diocesi intorno al vescovo principalmente nella chiesa cattedrale; convinti che la principale manifestazione della Chiesa si ha nella partecipazione piena e attiva di tutto il popolo santo di Dio alle medesime celebrazioni liturgiche, (…) al medesimo altare cui presiede il Vescovo». Tutto ciò non è stato detto, forse per non mettere in ombra il mito della laicità francese, ma noi non possiamo dimenticare il significato autentico di Notre dame.

SAVIO GIRELLI 18 apr 2019 10:21