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di MARIAGRAZIA ARDISSONE 26 gen 2023 11:48

O è civile o non è economia

Piace ricorrere a metafore per tratteggiare la bellezza, profondità ed attualità che l’Economia porta con sé quando si offre ai noi come Civile. Faccio mie dunque, con gratitudine, le parole dei prof. Zamagni e Bruni e le tante riflessioni sul tema per rappresentare l’Economia Civile come una sinfonia, il cui spartito, scritto secoli fa, vive, prende forma e si rinnova durante l’esecuzione, naturale processo di partecipazione e cooperazione di musicisti, direttore, noi tutti, persone, imprese, attori del mondo economico e civile. È un bene d’esperienza, il cui valore emerge nel momento in cui lo stesso viene vissuto, attraversato dall’esperienza viva che se ne fa.

È un pensiero economico in cui economia non è questione di qualcuno, o di pochi, ma è affare di tutti ed in cui il prezzo non ha senso se non motivato dal valore d’impresa che lo genera. È concepire mercato ed impresa quali luoghi di realizzazione del profitto certamente ma, più e meglio, loci di fioritura di relazioni umane fondate, nutrite da fiducia e reciprocità ed in cui la produzione di beni relazionali è fonte e contestualmente risposta alla cifra del dono e della gratuità nell’esercizio dell’attività imprenditoriale. È luogo in cui l’impresa assume la veste di comunità organizzata, fondata su relazioni tra persone animate dall’assunto di A. Genovesi per cui homo homini natura amicus est, il quale sradica la diffidenza dell’homo homini lupus di T. Hobbes. È luogo in cui bene comune e benessere collettivo prendono forma contestualizzati in un fare imprenditoriale che li vive e rappresenta come elementi costitutivi e fondativi dell’organizzazione aziendale.

È locus di produzione di una cultura imprenditoriale capace di riconoscere, valorizzare talenti e virtù, in ottica inclusiva e di apertura alla biounicità di imprese e persone, e che sappia traguardare efficienza ed efficacia nella gestione mai perdendo di vista, ed anzi nutrendone e preservandone con rigore la bellezza, metrica dell’appartenenza ad un luogo, una comunità, un territorio. È luogo di espressione di cittadinanza, di valori civili ed imprenditoriali la cui armonica intersezione crea un ordito prezioso, qualificante il tratto imprenditoriale che voglia dirsi civile. È luogo del prendersi di cura del lavoro, specchio della dignità della persona, e di ambiente e territorio, se è vero che tutelare i luoghi significa tutelare l’Uomo che li abita. È luogo di creatività, innovazione, rinnovamento organizzativo, in una attenta lettura dei tempi capace di coniugare profitto e vantaggio comune. E la vostra impresa quale luogo abita?

MARIAGRAZIA ARDISSONE 26 gen 2023 11:48