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di LUIGI DOMENIGHINI 04 apr 2019 09:14

Trasmettere fede e amore

Se vogliamo trasmettere i doni della fede, speranza e carità ai nostri figli dobbiamo avere idee decisamente positive (e coscienza di quelle negative) perché quel che pensiamo determina i messaggi che trasmettiamo nell’attività educativa

Se vogliamo trasmettere i doni della fede, speranza e carità ai nostri figli dobbiamo avere idee decisamente positive (e coscienza di quelle negative) perché quel che pensiamo determina i messaggi che trasmettiamo nell’attività educativa. Circa la fede, ad esempio, lasciano trapelare l’idea che “Sì, ma chi lo sa? Io ci credo; ma quello che c’è qui lo vedo! L’aldilà? Sì, c’è (forse); nessuno è mai tornato indietro. C’è qualcosa, che cosa?”. Ma ai bambini diciamo: “Però tu devi andare al catechismo e a messa…”. Tutti comprendono facilmente che la comunicazione ideale (e coerente) sarebbe: “Ho una certezza granitica, solida, sicura; so che la fede è un dono offerto a tutti, sono ultrafelice di averlo accettato. Per me la Messa festiva, la preghiera e la confessione sono appuntamenti importanti e gioiosi. Sono certo che sto vivendo una dimensione transitoria, cui seguirà la vita reale. Puoi anche tu, godere del dono di una fede incrollabile”. Le idee negative che coltiviamo, invece, circa la speranza sono più o meno queste: “Va tutto male, tutti imbrogliano, tutti rubano, tutti! Non c’è niente da fare! Però tu non sei così; ma prima o poi ti adeguerai anche tu…”; sarebbe meglio manifestarne altre decisamente positive. Eccole: “Noi non siamo dei disperati, perché abbiamo la speranza cristiana. Lavoriamo ogni giorno per un mondo migliore; possiamo vincere il male, il terrorismo, la corruzione, la mafia, le raccomandazioni. La Chiesa, nella nostra parrocchia e nel mondo intero, costruisce pian piano il Regno di Dio in terra. Anche tu puoi, dipende da te, ma Dio ti aiuta, aiuta proprio te e - se vuoi – puoi”. E infine a proposito di carità, amore, bontà, solidarietà, ecc.: “Sì certo, cose belle di cui parlare, sentimenti nobili verso cui orientare i giovani, ma poi nella vita concreta è meglio non fidarsi troppo, non lasciarsi andare ai sentimenti, difendersi dai nemici, ecc., ecc. Più presto lo impari e meglio è per te, eviterai cocentissime delusioni”. Anche queste sono da cambiare con: “L’amore è bello, Dio crea il mondo per amore. Ho scoperto di essere amato da un Dio che è più che padre, è ”Abba”, babbo. È possibile, ci si può voler bene. Gesù, il salvatore ci ha dato l’esempio: è presente! Quindi puoi scegliere il bene, non potranno mai impedirti di amare. Farai della tua vita un capolavoro di bene, sarai felice di amore fedele, vero, unico e autentico che dura sempre”.

LUIGI DOMENIGHINI 04 apr 2019 09:14