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Brescia
di CLAUDIO PAGANINI 28 giu 2019 09:34

Un Vescovo da Champions

Da quando il Brescia calcio è stato promosso in Serie A l’euforia collettiva (magari inconsciamente) ha contagiato anche il vescovo Pierantonio. Nulla di male, ovviamente. Ma ora l’asticella delle ambizioni è stata sollevata fino alla Champions League, famosa competizione europea

Da quando il Brescia calcio è stato promosso in Serie A l’euforia collettiva (magari inconsciamente) ha contagiato anche il vescovo Pierantonio. Nulla di male, ovviamente. Ma ora l’asticella delle ambizioni è stata sollevata fino alla Champions League, famosa competizione europea. Da una parte, infatti, il Vescovo durante l’omelia del Corpus Domini in citta ha voluto affermare: “il valore del rispetto, cioè della considerazione e della stima nei confronti delle persone e delle cose”. Dall’altra, la UEFA (un organismo europeo del calcio) da quattro anni organizza la campagna “Respect” per promuovere un calcio sostenibile che viva di valori e non solo di economia. La parola “rispetto” è apposta su maglie e cartelloni in tutti i campi di gioco europei; il fine è ricordare il rispetto per gli avversari e per l’arbitro, per i tifosi avversari e per gli ambienti. Insomma, davanti al pallone da calcio come davanti al Santissimo Sacramento, si prega e si gioca – come dice il Vescovo Pierantonio - per “una società dove il rispetto sia davvero di casa: per rispetto per gli anziani, rispetto per i bambini, rispetto per le donne, rispetto per i genitori, rispetto per i più deboli, rispetto per gli stranieri, rispetto per le autorità, rispetto per le istituzioni, ma anche … per l’ambiente, per il pianeta, per la natura”.

Molto simile agli obiettivi della UEFA per promuovere : “la responsabilità sociale in aree quali la promozione della diversità, la pace e la riconciliazione, il calcio per tutti, la salute, il rispetto per l’ambiente e la lotta contro la discriminazione, il razzismo e la violenza.” Potremmo addirittura far dire all’ Uefa le parole del Vescovo quando afferma che “bisogna combattere l’arroganza, la prepotenza, la volgarità, la derisione, lo scherno, come pure la maleducazione e l’indifferenza”. Fa bene al cuore ricordarsi che nel gioco e nella vita, ci sono valori che nascono dalla preghiera e dall’adorazione: “la fede nel Vangelo fa sorgere dal profondo del nostro cuore un desiderio intenso: fare della nostra città, della nostra società civile una società anzitutto rispettosa”. Lo sport ha molto da guadagnarci da questo intervento: trova nella Chiesa un alleato che suggerisce valori e strategie. E la Chiesa, che è di casa nello sport, guarda con simpatia a chi cerca di tradurre nel vivere quotidiano i valori annunciati. Che sia una nuova forma di missionarietà? Certamente il vescovo è promosso a cappellano della Champions League!

CLAUDIO PAGANINI 28 giu 2019 09:34