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Demo
di LINDA BRESSANELLI 27 ago 2025 12:59

Le grotte e le rose di carta

La comunità di Demo ha saputo ritrovarsi e dare continuità a un evento molto radicato nella tradizione che la pandemia ha interrotto. La festa della Madonna Grande si celebra infatti ogni 5 anni e l’edizione del 2020, come tante altre manifestazioni all’epoca, era saltata. La decisione era stata quella di darsi appuntamento al 2025, scavalcando un quinquennio. La certezza che la macchina organizzativa sarebbe riuscita a ripartire dopo così tanto tempo non l’aveva nessuno. E invece la forza della fede e l’attaccamento alla tradizione l’ha messa in moto. Perfettamente funzionante, la “macchina” con a bordo 150 volontari è diretta verso il 3 settembre, giorno in cui il paese si aprirà ai visitatori completamente addobbato di grotte dedicate alla Madonna, arricchite da giochi di luce e acqua. Fino alla domenica 7 settembre la festa proseguirà tra preghiere, processioni e momenti conviviali. Don Santo Chiapparini, amministratore parrocchiale oggi e parroco di Demo in passato, è alla sua quarta Madonna Grande. La presenta con l’emozione e l’attesa che coinvolge tutti i fedeli, perché, dice, è un evento radicato nella storia della parrocchia: “Le grotte e le rose di carta raccontano con immagini e colori il nostro affidamento alla Madonna, invito a lasciarvi coinvolgere e a pregare insieme a noi”. Quest’anno nella chiesa parrocchiale si vivranno 100 ore di preghiera continua, dal mercoledì alla domenica sera. A guidare la riflessione sarà don Dario Vitali, della Pontificia Università Gregoriana.

L’altro segno di fede che don Santo “spoilera” è il grande manto che indosserà la statua della Madonna, fatto di fiori realizzati all’uncinetto: “Con questo dono vogliamo metterci sotto al manto della Vergine e chiederle di continuare a proteggerci” spiega il sacerdote.

Protezione, ma da cosa? Come si legge nel volumetto “Il fragore della Valle”, pubblicato nel 2005 e disponibile in parrocchia, le testimonianze tramandate dai più anziani parlano di un voto che la gente di Demo fece a Maria per scongiurare che un’alluvione travolgesse l’abitato: si ricambiò con le celebrazioni alla Madonna ogni 5 anni. Una seconda versione asserisce che l’alluvione si verificò e il voto venne eseguito invece per pregare che non avvenisse più. Secondo gli studi sono almeno 170 anni che questa festa scandisce la vita spirituale di Demo. Un tempo lunghissimo in cui il modo di celebrare le feste quinquennali è cambiato.

Ai giorni nostri si può dire che quella del 2025 sarà la Madonna Grande più social della storia: per la prima volta infatti l’evento ha un sito web dettagliato e una costante narrazione attraverso le pagine Instagram e Facebook. È qui che si può reperire ogni dettaglio del programma dell’intera manifestazione. La parte liturgica vivrà i suoi momenti salienti la sera del 3 settembre, con la S. Messa solenne celebrata da mons. Carlo Bresciani e la fiaccolata con la Madonna Grande per le vie del paese, e la serata della chiusura, con la processione della statua per le vie del paese fino al campo sportivo, dove il vescovo Tremolada alle 16 celebrerà la Santa Messa solenne con l’Atto di affidamento alla Madonna Grande e quindi il proseguimento della processione fino alla chiesa parrocchiale a conclusione dell’intero evento.

LINDA BRESSANELLI 27 ago 2025 12:59